Prefazione alla prima edizione.
Poscritto alla seconda edizione.
Prefazione e poscritto all’edizione francese.
Per la terza edizione.
Prefazione all’edizione inglese.
Per la quarta edizione.
La merce.
1. I due fattori della merce: valore d'uso e valore (sostanza di valore, grandezza di valore).
2. Duplice carattere del lavoro rappresentato nelle merci.
3. La forma di valore ossia il valore di scambio.
A) Forma di valore semplice, singola ossia accidentale.
1. I due poli dell'espressione di valore: forma relativa di valore e forma di equivalente.
2. La forma relativa di valore.
a) Contenuto della forma relativa di valore.
b) Determinatezza quantitativa della forma relativa di valore.
3. La forma di equivalente.
4. Il complesso della forma semplice di valore.
B) Forma di valore totale o dispiegata.
1. La forma relativa di valore dispiegata.
2. La forma particolare di equivalente.
3. Difetti della forma di valore totale o dispiegata.
C) Forma generale di valore.
1. Mutamento nel carattere della forma di valore.
2. Rapporto di sviluppo fra forma relativa di valore e forma di equivalente.
3. Passaggio dalla forma generale di valore alla forma di denaro.
D) Forma di denaro.
1. Il carattere di feticcio della merce e il suo arcano.
Il denaro ossia la circolazione delle merci.
1. Misura dei valori.
2. Mezzo di circolazione.
A) La metamorfosi delle merci.
B) La circolazione del denaro.
C) La moneta. Il segno del valore.
3. Denaro.
A) Tesaurizzazione.
B) Mezzo di pagamento.
C) Denaro mondiale.
Trasformazione del denaro in capitale.
1. La formula generale del capitale.
2. Contraddizioni della formula generale.
3. Compera e vendita della forza-lavoro.
Il saggio del plusvalore.
1. Il grado di sfruttamento della forza-lavoro.
2. Rappresentazione dei valore del prodotto in parti proporzionali del prodotto.
3. " L'ultima ora " del Senior.
4. Il plusprodotto.
La giornata lavorativa.
1. I limiti della giornata lavorativa.
2. La voracità del pluslavoro. Fabbricante e boiardo.
3. Branche dell'industria inglese senza limite legale allo sfruttamento.
4. Lavoro diurno e notturno. Il sistema dei turni.
5. La lotta per la giornata lavorativa normale. Leggi coercitive per il prolungamento della giornata lavorativa dalla metà del sec. XIV alla fine del sec. XVII.
6. La lotta per la giornata lavorativa normale. Leggi coercitive sulla limitazione del tempo di lavoro. La legislazione inglese sulle fabbriche dal 1833 al 1864.
7. La lotta per la giornata lavorativa normale. Ripercussioni in altri paesi della legislazione inglese sulle fabbriche.
Divisione dei lavoro e manifattura.
1. Duplice origine della manifattura.
2. L'operaio parziale e il suo strumento.
3. Le due forme fondamentali della manifattura. Manifattura eterogenea e manifattura organica.
4. Divisione del lavoro nella manifattura e divisione dei lavoro nella società.
5. Il carattere capitalistico della manifattura.
Macchine e grande industria.
1. Sviluppo del macchinario.
2. Trasmissione di valore dalle macchine al prodotto.
3. Effetti immediati dell'industria meccanica sull'operaio.
A) Appropriazione di forze-lavoro addizionali da parte del capitale. Lavoro delle donne e dei fanciulli.
B) Prolungamento della giornata lavorativa.
C) Intensificazione del lavoro.
4. La fabbrica.
5. Lotta fra operaio e macchina.
6. La teoria della compensazione rispetto agli operai soppiantati dalle macchine.
7. Repulsione ed attrazione di operai man mano che si sviluppa l'industria meccanica. Crisi dell'industria cotoniera.
8. Rivoluzione compiuta dalla grande industria nella. manifattura, nel mestiere artigiano e nel lavoro a domicilio.
A) Eliminazione della cooperazione fondata sul mestiere artigiano e sulla divisione del lavoro.
B) Reazione del sistema delle fabbriche sulla manifattura e sul lavoro a domicilio.
C) La manifattura moderna.
D) Il lavoro a domicilio moderno.
E) Trapasso della manifattura e del lavoro a domicilio moderni alla grande industria. Acceleramento di questa rivoluzione attraverso l'applicazione delle leggi sulle fabbriche a quei tipi d’industria.
9. Legislazione sulle fabbriche (clausole sanitarie e sulla educazione). Sua estensione generale in Inghilterra.
10. Grande industria e agricoltura.
SEZIONE V
La produzione del plusvalore assoluto e del plusvalore relativo.
Variazioni di grandezza nei prezzi della forza lavoro e nel plusvalore.
1. Grandezza della giornata lavorativa e intensità del lavoro costanti (date), forza produttiva del lavoro variabile.
2. Giornata lavorativa costante, forza produttiva del lavoro costante, intensità del lavoro variabile.
3. Forza produttiva e intensità del lavoro costanti, giornata lavorativa variabile.
4. Variazioni contemporanee nella durata, forza produttiva e intensità del lavoro.
Trasformazione del plusvalore in capitale.
1. Processo di produzione su scala allargata. Conversione delle leggi della proprietà della produzione delle merci in leggi dell'appropriazione capitalistica.
2. Erronea concezione della riproduzione su scala allargata da parte dell'economia politica.
3. Divisione del plusvalore in capitale e reddito. La teoria dell’astinenza.
4. Circostanze che determinano il volume dell'accumulazione indipendentemente dalla divisione proporzionale del plusvalore in capitale e reddito; grado di sfruttamento della forza-lavoro; forza produttiva del lavoro; differenza crescente fra capitale impiegato e capitale consumato; entità del capitale anticipato.
5. Il cosiddetto fondo di lavoro.
La legge generale dell'accumulazione capitalistica.
1. Domanda crescente di forza-lavoro che accompagna l'accumulazione del capitale, eguale rimanendo la composizione del capitale stesso.
2. Diminuzione relativa della parte variabile del capitale durante il progresso dell'accumulazione e della concentrazione ad essa concomitante.
3. Produzione progressiva di una sovrappopolazione relativa ossia di un esercito industriale di riserva.
4. Forme differenti di esistenza della sovrappopolazione relativa. La legge generale dell'accumulazione capitalistica.
5. Illustrazione della legge generale dell'accumulazione capitalistica.
A) L'Inghilterra dal 1846 al 1866.
B) Gli strati mal pagati della classe operaia industriale britannica.
C) La popolazione nomade.
D) Effetto delle crisi sulla parte meglio pagata della classe operaia.
E) Il proletariato agricolo della Gran Bretagna.
F) Irlanda.
La cosiddetta accumulazione originaria.
1. L'arcano dell'accumulazione originaria.
2. Espropriazione della popolazione rurale e sua espulsione dalle terre.
3. Legislazione sanguinaria contro gli espropriati dalla fine del sec. XV in poi. Leggi per l'abbassamento dei salari.
4. Genesi dei fittavoli capitalisti.
5. Ripercussione della rivoluzione agricola sull'industria. Creazione del mercato interno per il capitale industriale.
6. Genesi del capitalista industriale.
7. Tendenza storica dell'accumulazione capitalistica.